Sono stata nel Salento quasi due mesi e per arrivarci ho deciso di usare il caro vecchio treno, un pò per convenienza di prezzo visto che il cane fortunatamente viaggia gratis, un pò perchè era davvero tanto che non vagabondavo per l’Italia e volevo approfittarne per salutare la costa ionica.. A prescindere che ora non voglio più vedere un treno se non in fotografia e possibilmente in bianco e nero, l’andata è stata emozionante, mi sono sentita diciottenne, libera e spensierata.
Effettivamente il primo viaggio serio in treno lo feci 11 anni fa, a 18 anni, direzione Siracusa per uno stage di animazione. Mi ricordo che durante il viaggio svenni poco prima della Calabria (nel vero senso della parola, sono caduta a terra senza sensi come una pera…)… Probabilmente un pò per la tensione del viaggio e un pò per la mancanza d’aria, d’altra parte in quel periodo si poteva ancora fumare nei vagoni e l’aria era davvero acre e nauseante.. Ma iniziai lo stesso una carriera da “viaggiatrice in treno” mica da ridere! Milano-Lecce, Lecce-Catanzaro, Catanzaro-Roma.. insomma, per me il treno era un momento rilassante ed emozionante sul quale passare del tempo ad ascoltare musica o leggere, perchè è l’unica cosa che puoi fare e che per altro adoravo e adoro tutt’ora! Ovviamente per me era il paradiso!
Mi sono resa conto che la playlist “viaggio in treno” è rimasta quasi la stessa anche se ci sono state alcune modifiche per “lo stare al passo coi tempi”: rock alternato a metal, con passaggi di musica anni ‘80, qualche canzone dei Muse, qualcosa di Bob Marley, un po’ di Beatles che non fanno mai male e qualche canzone nuova orecchiabile che fa piacere ascoltare leggendo un buon libro. In questo caso il mio criterio di scelta del testo è sempre la stessa, l’importante è che abbia più di 250 pagine e che non sia qualche melensa storia d’amore, preferisco di gran lunga streghe e vampiri o viaggi emozionanti e misteriosi! Per l’occasione ho letto, anzi mangiato, “Lo Zahir” di Paulo Coelho che ho trovato piacevole, interessante e coinvolgente.
Il treno parte, io aspetto di uscire dalla stagione Centrale e metto le mie cuffione da tamarra per dare il via al mio viaggio..
Che inizia con questa canzone…
L’ho sentita per la prima volta in Hangover 3 (bellissimo film che adoro!), la ascolta Alan quando l’aereo parte (e arriva..) e l’ho trovata geniale per iniziare anche il mio trip.
Il sound rock leggero e la voce di Billy Joel ti catapultano nel mondo dei pensieri facendo vivere in un film per i suoi 3:46 minuti.. Billy Joel mi ha continuato a far compagnia con altri suoi meravigliosi pezzi per l’intero viaggio.
Provare per credere!!
Ecco qui di seguito il testo per cantarla a squarciagola o per canticchiarla sottovoce, come preferite 😉
The Downeaster Alexa
Well I’m on the Downeaster “Alexa” And I’m cruising through Rock Island Sound I have chaartered a course to the Vineyard But tonight I am Nantucket bound We took on diesel back in Montauk yesterday
And left this morning fromhe bell in Gardner’s Bay Like all the locals here I’ve had to sell my home Too proud to leave I worked my fingers to the bone So I could own my Downeaster “Alexa” And I go where the ocean is deep There are giants out there in the canyons And a good captain can’t fall asleep I’ve got bills to pay and children who need clothes I know there’s fish out there but where God only knows They say these waters aren’t what they used to be But I’ve got people back on land who count on me So if you see my Downeaster “Alexa” And if you work with the rod and the reel
Tell my wife I am trolling Atlantis And I still have my hands on the wheel Now I drive my Downeaster “Alexa” More and more miles from shore every year Since they told me I can’t sell no stripers And there’s no luck in swordfishing here I was a bayman like my father was before Can’t make a living as a bayman anymore There ain’t much future for a man who works the sea But there ain’t no island left for islanders like me
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